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Nelle prime ore del Sabato pomeriggio, nell’abitazione de S’Imbidatori, si dà inizio alla preparazione del giogo di buoi che, assieme al Cocchio trasporterà il Simulacro del Santo. I buoi aggiogati, vengono abbelliti  con fiocchi, bandiere campane e fiori (bois mudaus). Arrivata l’ora della processione i devoti, si danno appuntamento nella casa dell’Obriere Maggiore, dove presa la bandiera che porta l’effige del Santo, e accompagnati dal rituale suono delle launeddas, ci si reca a casa de s’Imbidatori, ed assieme al giogo si và in chiesa. Dopo la benedizione del Simulacro e delle Reliquie, si procede con la prima processione che dalla cattedrale si snoda per circa quattro chilometri fino alla chiesetta campestre, passando per il centro del paese. All’interno del Cocchio, vengono depositati dai fedeli dei fiori e dei mazzi di basilico in segno di devozione. Arrivati nella chiesetta campestre, e dopo la funzione religiosa ed il canto dei tradizionali “Goccius”, si iniziano i festeggiamenti civili, con danze e balli tradizionali fino a tarda notte. La Domenica mattina dopo una breve processione nel piazzale adiacente la chiesetta, i fedeli assieme al comitato partecipano alla Messa ed alla benedizione  con le reliquie del Santo.

 cambio bandiera nel 1948

I festeggiamenti raggiungono il culmine  la Domenica pomeriggio con la partenza sempre in processione del Simulacro dalla chiesetta campestre per rientrare in cattedrale all’imbrunire. Questa processione viene abbellita con la partecipazione dei gruppi folcloristici tradizionali, che danno molto colore, ma soprattutto la partecipazione dei fedeli che con le preghiere in lingua sarda e l’accompagnamento del suono armonioso delle launeddas, creano un atmosfera d’altri tempi. Un bagno di fedeli all’arrivo in cattedrale per assistere alla benedizione con le reliquie. Tradizionalmente la sera della Domenica si festeggiava nella piazza della chiesa, con balli fino a tarda notte, oggi per ragioni di sicurezza e rispetto per la chiesa, si festeggia nella piazza del paese adibita al pubblico spettacolo. La mattina del lunedì, dopo una breve processione per le vie principali del paese, si assiste  alla Santa Messa, che è atto finale dei festeggiamenti religiosi in onore al Santo.  Sempre il Lunedì, al termine del pranzo, che in passato si svolgeva a casa dell’Obriere Maggiore, dove partecipano tutti i devoti con le rispettive famiglie, viene eletto il nuovo Obriere Maggiore, che avrà il compito di guidare il comitato nell’organizzazione della festa per l’anno seguente. Il Martedì sera, sempre nella casa dell’Obriere Maggiore, avviene il passaggio della bandiera dal vecchio al nuovo Obriere, il quale assieme a tutto il comitato si reca a casa per festeggiare.



 
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