Breve storia della Sardegna |
|
|
|
Pagina 2 di 6 Le opere archittetoniche più affascinantie per certi versi misteriose sono le famose torri nuragiche o nuraghi, realizzati con la tecnica della “falsa volta”, in pratica sovrapponendo anelli di massi a secco sempre più vicini verso l’interno. I nuraghi erano spesso costituiti da una sola torre, a due o tre piani, che successivamente fu rinforzata da altre torri e bastioni di difesa per fronteggiare le invasioni di vari popoli mediterranei. Qualche volta i nuraghi erano circondati da capanne fino a formare dei veri e propri villaggi. In località San Salvatore è possibile ammirare nella zona archeologica il nuraghe de “s’ortali e su monti”, mentre lungo la strada provinciale 27 per Villagrande, subito dopo il bivio, si può ammirare il nuraghe “Corrus de Trubuzzu”. |
Tra il 900 ed il 500 a.C. si sviluppano villaggi come Barumini, Tiscali ed i santuari di Santa Cristina (OR). Sono di questo periodo le prime statuette di pietra ed i bronzetti, che sono la prova dell’esistenza di una popolazione suddivisa in Tribù. La società era guidata da un capo e dai sacerdoti e formata da contadini artigiani, pastori e guerrieri. Si praticava il culto delle acque nei templi a pozzo.I Fenici provenienti dall’attuale Libano sbarcarono in Sardegna intorno al 1800 a.C. con l’obbiettivo di fondare delle colonie da usare per i loro commerci verso l’occidente.Nel 509 a.C furono i Cartaginesi a sconfiggere Sardi e Fenici, fondando poi numerose colonie puniche dove già erano quelle Fenice come Karalis, Nora, Sulci, Tharros, etc. Cartagine occupò militarmente le coste della Sardegna e nel 509 a.C. stipulò un contratto con Roma in base al quale Roma rinunciava al commercio co la Sardegna.
|