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Breve storia della Sardegna PDF Stampa E-mail

Nel 568 Fulgenzio Da Ruspe, fuggito dall’Africa insieme a vari Vescovi perseguitati fondò a Cagliari un monastero nelle adiacenze della Basilica di San Saturnino. I Bizantini dell’Impero Romano d’Oriente, conquistarono l’isola nel 534.
Intorno al 752 gli Arabi organizzarono un grosso corpo di spedizione per la conquista dell’isola. Ci riuscirono, in parte,  dopo numerosi massacri.
Bisanzio, nel IX secolo, abbandona l’isola che vivrà un momento storico molto importante ed affascinante: quello dei Giudicati, suddividendo il territorio in quattro quasi regni: Giudicato di Gallura, il Logudoro, il Giudicato di Arborea e il Giudicato di Cagliari.
Nel 1015 gi Arabi di Spagna sbarcarono in Sardegna nonostante il disperato tentativo dei Sardi alla difesa.
Nel 1016 le repubbliche marinare Pisa e Genova si unirono ai Sardi per liberare l’isola.
La presenza delle due repubbliche, nell’arco di circa duecento anni, portò alla fine dell’indipendenza di tre dei quattro Giudicati. Infatti, l’influenza di Pisana e genovese contaminò e cambiò l’assetto della società sarda. Anche i più grandi ordini di monaci portarono ad un notevole avvicinamento alla Chiesa i Roma. Intorno al 1073 la Chiesa Sarda si unì strettamente a quella romana ed il Papa Bonifacio VIII designò nel 1297 come Re, Giacomo II d’Aragona provocando la reazione dei Giudicati.
In particolare fu il Giudicato di Arborea ad opporsi, unendo i Sardi sotto la guida di Mariano IV e poi della figlia Eleonora. Nel mese di aprile del 1392 Eleonora emana la famosa Carta de Logu per regolamentare tutte le attività del territorio d’Arborea. E’ questo un esempio di legislazione ispirata al diritto Romano. Gli Aragonesi terminarono la conquista della Sardegna tra il 1410 e il 1478.



 
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