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Tortolì PDF Stampa E-mail

Popolazione. Nel 1838 si numeravano in Tortolì, secondo il censimento d quell’anno, anime 1766; nella numerazione del 1848 non se ne trovarono più che 1725, distribuite in famiglie 403 ed in case 398.Nel censimento pubblicato in Cagliari nel 1846, e che riguarda la popolazione di non si sa di quale degli anni precedenti sino al 42, si notarono per Tortolì anime 1629, distribuite in case 367, e famiglie 410. La differenza è ben sensibile di questo col computo precedente del 1848, che pure è preso dal censimento riferito nella statistica ufficiale (fascicolo I, tav. I. II. III. IV. V. e VI.) stampata in Torino nell’anno scorso. Qual di questi censimenti si dovrà credere più prossimo al vero?  Io ne credo molto distanti l’uno e l’altro.Tuttavolta riferiremo come nel censimento cagliaritano si distinse la notata popolazione, prima in rispetto delle diverse età in uno ed altro sesso, notandosi: sotto gli anni 5 maschi 115, femmine 121; sotto i 10 mas. 99, fem. 94; sotto i 20 mas. 146, fem. 144; sotto i 30 mas. 137, fem. 148; sotto i 40 mas. 130, fem. 138; sotto i 50 mas. 87, fem. 86; sotto i 60 mas. 49, fem. 55; sotto i 70 mas. 52, fem. 55; sotto gli 80 mas. 7, fem. 5; sotto i 90 mas. 1, fem. 1; sotto i 100 fem. 1: di poi in rispetto della condizione domestica, scapoli 459, ammogliati 297, vedovi 47, in totale maschi 803; zitelle 419, maritate 297, vedove 110, tot. Fem. 826.Non ostante che l’aria credasi poco salubre nei mesi estivi ed autunnali, i più godono di buona salute, e molti oltrepassano i sessant’anni, come apparisce dalla nota statistica surriferita. Le malattie più frequenti sono febbri intermittenti ed infiammatorie. La mortalità è maggiore nella prima età, ed accade ordinariamente nell’estate e nell’autunno. La gran medicina è il salasso.Il cimitero si stabilì fanalmente fuori del paese in un’antica chiesa denominata da S.Elia, la quale credesi fosse l’antica parrocchia, quando l’abitato non erasi tanto internato per timore de’ barbareschi. Egli è tradizione che la popolazione stesse in tempo antico più prossima al mare, e si indica il sito di S.Lussorio. spiegasi l’immensa quantità di ossa che si vedono nel cimitero, asserendo che nel ritirarsi il popolo dall’antico seggio trasportò seco alla novella sede più sicura le reliquie degli antenati.L’ordinario numero de’ matrimoni all’anno suol essere di 20, quello delle nascite 65, quello delle morti 40.Nella maniera del vestiario in poco differiscono dai Sarrabesi. Amano però i benestanti vestire robe di fabbriche estere. Tra le indicate famiglie si possono notare famiglie nobili quattro, ricche circa trenta, proprietari di considerazione 150, di piccole possidenze 200.Vi sono uomini di molte professioni, notai 6, avvocati 1, medici 1, chirurghi 1, flebotomi 1, farmacisti 1,  levatrici 1.L’arte più numerosa è quella degli agricoltori; vengono poi i pastori, quindi i figuli, che provvedono tutta l’Ogliastra di stoviglie grosse, di tevoli e mattoni. L’argilla però non stimasi di molta bontà. Susseguono i negozianti e bottegai, e in minori drappelli coloro che esercitano le solite arti necessarie, muratori, ferrai, falegnami, ec.Sebbene sia prossimo il mare e si abbia porto, non si trova una barchetta su quel litorale, e però quando si dovette preparare un palischermo per comunicare col battello a vapore nel suo passaggio, se si vollero rematori bisognò chiamarne alcuni da Cagliari.Si lavora dalle donne in 12 telai di forma antica per il bisogno delle famiglie rispettive. Non fu introdotto che un solo telajo estero.Si propose l’erezione di un piccolo ospedale, di cui fu ed è sentita la gran necessità, ma non si potè venire al fatto per mancanza di mezzi, i quali però non mancherebbero se vi fosse persona che sapesse provvedere.Essendovi stato aperto il seminario episcopale nell’anno 1831, capace di quindici alunni e de’ soliti superiori, si cominciò ad avere il vantaggio dell’istruzione indispensabile per i chierici, le scuole di latinità e di morale, oltre la scuola primaria, la quale è frequentata da circa 40 fanciulli.Si stabiliron pure quelle di umane lettere e di filosofia, e l’istruzione fu ben ordinata dal Vescovo Todde, che promosse anche le scuole serali.Prima dell’apertura di queste già 40 contadini avean imparato a leggere e scrivere, il chè il lettore terrà come cosa straordinaria, se ricordi il nessun frutto che generalmente fecero nell’isola le scuole primarie.Per l’istruzione delle fanciulle non si è finora provveduto, ma non andrà molto che si attiverà anche questa importantissima parte dell’istruzione popolare.V’ha in questo paese un comandante di piazza con un distaccamento d’infanteria di venti o venticinque uomini, i quali però nella stagione della malaria si fanno passare alla caserma di Lanusei, che per il suo miglior cielo diventò capoluogo di provincia a danno di Tortolì. Essendo capoluogo di mandamento vi risiede il giudice con altri tre di sua assistenza, e sono il luogotenente giudice, il segretario e un sostituto segretario.



 
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